Spedizione gratuita sopra i 39,90€
Categorie

I SEGRETI PER INGLOBARE UN LEGNO CON TANTI PORI NELLA Resina Epossidica, SENZA INCAPPARE NEL RISCHIO BOLLE

Chi ama lavorare la resina epossidica con manufatti in legno, come tronchi o tavole, ed è già passato su qualche inconveniente, sa bene che, una volta messi a contatto i due materiali, il “rischio bolle” è dietro l’angolo. Se non si presta attenzione nella fase di realizzazione, il risultato finale sarà irrimediabilmente compromesso e più che un inglobamento, sembrerà che il manufatto di legno lo abbiate affogato nella resina. Come scongiurare un simile disastro artistico?

Il primo passo è utilizzare una Resina Epossidica Trasparente di qualità, e questo concetto non smetteremo mai di ripeterlo perché sprecare tempo e denaro è sempre più un lusso per pochi. Per questo genere di lavoro le resine “multiuso” Resinpro sono l’ideale vista la loro ottima resistenza meccanica e capacità di mantenere le proprie caratteristiche, anche se sottoposte ad alte temperature.

Altro aspetto da considerare per la buona riuscita dell’opera è lo stato in cui si presenta il legno che deve essere asciutto e non allo stato grezzo per permettere ai pori di saturare. E’ sempre meglio carteggiare il legno con carta abrasiva, partendo da una grana di 80 fino a salire a 120, 240, 320, per pulire bene la superficie.

Come abbiamo sottolineato più volte le bolle scoppiano a contatto con aria calda per questo uno dei metodi più frequenti per eliminarle è l’utilizzo di un comunissimo phone.

A questo punto per bloccare ogni poro si può passare la resina multiuso con un pennello, facendo attenzione a stratificare il fondo della cassaforma di almeno 2-3 mm. Si evita così il formarsi di bolle sotto il legno dove l’aria calda non riesce ad arrivare in modo adeguato e la brutta sorpresa si riscontrerebbe solo a cose fatte.

Che si scelga di utilizzarla trasparente, per un effetto elegante, o dare all’opera un tocco di vivacità mischiandola con i coloranti, la resina indurita è ideale per la fase di rifinitura, ma anche per proteggere il legno lavorato.

Riassumendo, ecco i 3 errori da evitare in fase di lavorazione se si vuole raggiungere un risultato soddisfacente nella saturazione dei pori del legno:

  • Lavorare su un legno umido;
  • Non pulire la superficie con corrente d’aria, in particolare le parti del legno dove sono presenti i fori;
  • Tralasciare di mettere lo strato di resina sullo sfondo della cassaforma prima di inserire l’oggetto in legno.

E se doveste ancora avere dei problemi, gli esperti ResinPro sono sempre disponibili per rispondere a domande e curiosità sull’argomento.

Potrebbe interessarti:

Un vecchio tronco di legno torna a nuova vita grazie alla resina ed al pigmento fluorescente.

[elementor-template id=”231760″]

Un vecchio tronco di legno torna a nuova vita grazie alla resina ed al pigmento fluorescente.

Un vecchio tronco di legno torna a nuova vita grazie alla resina ed al pigmento fluorescente.

Esiste una grande passione per gli oggetti d’arredamento in legno e resina.

Per chi e’ alle prime esperienze o non ha mai utilizzato la resina ed al pigmento fluorescente abbiamo creato una piccola guidache speriamo possa dare qualche consiglio utile.
 Sappiamo già che la resina dà un’effetto “bagnato” e lucido. Usando anche il pigmento fluorescente per le imperfezioni del legno saranno valorizzate, rendendolo un’oggetto moderno ed originale.

Prepariamo la resina: consigliamo di preparare la resina 200-250 g per ,m2 di superficie del tavolo. , mescolatela attentamente, rispettando tutti le istruzioni che si trovano dentro la scatola ,Appena la resina è ben mescolata, dobbiamo lasciarla per riposare (5min) di modo che le bolle che si formano nella miscelazione, abbiano il tempo di risalire.


Da dove cominciare?

il primo passo è sigillare la superficie del legno, applicando la resina con un pennello. In questo medo si chiuderanno tutti i fori (o difetti ) ed eviteremo che quando faremo la colata, la resina semplicemtne scivoli vià dai buchi non sigillati  (in caso di grosse crepe o fori, sigillate prima il fondo con nastro di carta). Attendere circa mezza giornata, quando la resina diventa solida e prepariamoci al secondo passo.

Come applicare la resina sul tronco?

Dobbiamo iniziare colare (con un bricco di plastica con beccuccio) dal centro del tronco. Dato che i bordi del tronco normalmente non sono regolari dobbiamo cercare di colarla lentamente ed in maniera omogenea sulla superficie. In questo modo sarà più facile ottenere il cosidetto “effetto a specchio”.


La parte più difficile sono i bordi. predisponete su paviemento del cartone od un foglio di nylon (o meglio entrambi). poi colate delicatamente la resina esattamente sull’angolo del bordo, e muovete la colata lungo tutto il perimetro. velocemente poi con un pennello spargete i “rivoli”di resina lungo i fianchi del tavolo di modo che impregni uniformemente tutta la fibra del legno.
Finita questa operazione, controlliamo la superficie per trovare imperfezioni (bolle d’aria)  Raccomandiamo di utilizzare un phon (o meglio phon industriale) da puntare sulle bolle superficiali per farle scoppiare. se la resina “cala” in alcuni difetti superficiali, ri-applicatene una quantità aggiuntiva sopra al difetto. Ripetere l’operazione, se necessario..
In 24 ore il tavolo è pronto, possiamo finalmente montare le gambe.

Quanto resina serve?

Scegliamo la quantita di resina che ci serve e la quantita di pigmento in polvere fluorescente!
Si necessita (anche in base alla dimesnioe dei difetti da riempire) circa 2,0 Kg di resina / m2 per avere uno spessore di almeno 1,5mm ad avere un fetto autolivellante (a specchio).
ad esempio:
Se prendiamo una sezione di un tronco  circolare, con dimensione 60cm*60 cm, avremo un area di circa  0,3M2 (0,3*0,3*3,14). Quindi 2,0 kg moltiplicato per 0,3M2 da circa 700g di composto A + B (consigliamo la nostra resina “multiuso”).

Consigliamo di prendere sempre qualche etto di resina in più, Anziche poi scoprire che ci manco 100 grammi e quindi la superficie non si autolivellerà.  Consideratelo con un investimento in quanto potrete fare 2-3 prove in più per trovare la concentraione di pigmento fluorescente che vi piace. questo ci porta alla seconda domanda:

 Quanto polvere fluorescente o fosforescente acquistare?

Dipende ovviamente dalle dimesioni dei buchi da riempire. Il  pigmente fluoriscente ( https://www.resinpro.it/product/pigmento-fluorescente/ ) essendo molto efficace, necessita di una quantità di circa il  20% . Quindi per 1 kilo di resina ci serverebbe 200 grammi.
Un trucco per disparmiare pigmento è (nei buchi più grandi, rimepirli prima con la resina trasparente e poi solo gli ultimi mm con quella caricata con il pigmento.


Suggeriamo prima di iniziare, fare un piccolo test in un bicchiere di plastica, fino a raggiungere l’effetto fluorescente desiderato.
Ad esempio:   15 gr di componente epossidico + 3 grammi di polvere pigmento fluorescente. una volta indurito ed esposto al sole, potremmo capire come fare questo prodotto. se non vi soddisfa, provate di nuovo con 15g di resina + 5 di piglemto, finchè non ottenete la fluorescenza che desiderate!

Regola D’oro: se non avete grande esperienza epossidcia, prima di applicare su uno splendido pezzo di ulivo od altri preziosi tagli di legno, fate una prova su una piccola tavola di legno, perprendere dimestichezza e manualità con il prodotto.
Speriamo che questi piccoli suggerimenti tecnici Vi aiutino ad evitare (od almeno ridurre) i principali  “contrattempi” in cui si incorre in queta splendoda lavorazione: non scoraggiatevi se il primo test non sarà perfetto, ad ogni tentativo, il risultato migliorerà.

Ecco un’idea- mettere i glitter o i pezzi di vetro colorato:


Buon lavoro!!!

Copyright © ResinPro di Danilo La Porta

È vietata la riproduzione (totale o parziale) dell’opera con qualsiasi mezzo  effettuata e la sua messa a disposizione di terzi, sia in forma gratuita sia a pagamento.

[elementor-template id=”231760″]